Steino ed Aira sembravano felici nella loro bella casa fatta costruire, sul monte Mostarico, da Bernadette, che intanto era diventata ingegnere.
Tutte le sere scrutavano il cielo per cercare di trovare un collegamento con i loro genitori e la loro gente dispersa nell’universo.
Pensavano con nostalgia alla loro giovinezza trascorsa a Trapezakion D, alle giornate passate con i loro cavalli a cui avevano dedicato tanti dipoenti (poesie dipinte).
Ne ricordavano una in particolare che faceva così:
Vai cavallo
Verso il cielo
Nella profondità
dell’universo.
Trova i nostri cari
I nostri nonni
Il nostro compagno Karol.
Riportaci
La nostra fanciullezza.
Tutte le sere scrutavano il cielo per cercare di trovare un collegamento con i loro genitori e la loro gente dispersa nell’universo.
Pensavano con nostalgia alla loro giovinezza trascorsa a Trapezakion D, alle giornate passate con i loro cavalli a cui avevano dedicato tanti dipoenti (poesie dipinte).
Ne ricordavano una in particolare che faceva così:
Vai cavallo
Verso il cielo
Nella profondità
dell’universo.
Trova i nostri cari
I nostri nonni
Il nostro compagno Karol.
Riportaci
La nostra fanciullezza.
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